Cos’è l’orienteering
L’orienteering (o corsa d’orientamento) è lo sport dei boschi. E’ nato nei paesi scandinavi a cavallo tra il XIX e XX secolo, e si è diffuso rapidamente in tutta Europa, a partire dai paesi dell’est. Grande impulso al movimento è stato dato dalla Federazione Internazionale Orienteering nata nel 1954.
In Italia arriva negli anni ’50, importato dai gruppi sportivi dell’ENEA (centro studi energia atomica). Lo sviluppo del movimento inizia però solo più avanti per opera di un docente di educazione fisica esule cecoslovacco Vladimir Pacl, con la fondazione del Comitato Trentino di Orientamento (1975) e successivamente della FISO, Federazione Italiana Sport Orientamento (1986).
In Italia l’orienteering è praticato sia a livello studentesco (scuole medie e superiori) che agonistico. Gli studenti competono a livello provinciale e regionale nelle varie fasi dei Campionati Studenschi; per ciascuna regione si possono qualificare alla fase nazionale una squadra maschile ed una femminile, e un atleta individuale (sia maschile che femminile).
A livello agonistico la FISO stila tutti gli anni un calendario di manifestazioni, sia a livello locale, regionale che nazionale, che culminano con i Campionati Italiani e la Coppa Italia.
Oltre che tra i boschi, la sua naturale connotazione, l’orienteering oggi si svolge anche in contesti cittadini (urban orienteering), generalmente nei centri storici.
La gara consiste nell’effettuare nel più breve tempo possibile un percorso libero, nel bosco o in città, che prevede il passaggio obbligato da una serie di punti di controllo (detti lanterne), secondo un ordine ben preciso, fino ad arrivare al traguardo finale.
La gara è individuale e i concorrenti, suddivisi in categorie sulla base dell’eta e della difficoltà tecnica dei percorsi, partono a distanza di diversi minuti l’uno dall’altro (gara a cronometro). Una pecularità di questo sport è che in ogni manifestazione vi sono sempre tutte le categorie da quelle per bambini a quelle per i master (over 35 anni sino oltre 60 anni e più) fianache la categoria Esordienti per chi prova la prima volta (circa 3km lungo i sentieri).
Dotazione: carta topografica sulla quale sono indicati con precisione i punti di controllo e la bussola.
Per riuscire in questo sport sono necessarie sia doti atletiche (velocità e resistenza alla fatica), che doti intellettive (capacità di lettura e intrepretazione della mappa, scelta del tragitto più veloce, valutazione delle distanze, …) e psicologiche (capacità di concentrazione, gestione dello stress, …)
Per la sua natura e per le caratteristiche che devono essere allenate, l’orienteering è considerato uno sport altamente educativo e formativo, oltre che esempio di attività all’aria aperta, in ambiente naturale e multidisciplinare in ambito scolastico.
Informazioni
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